Cardamomo verde della Sri Lanka
Cos'è il cardamomo? Chi ama le spezie non avrà difficoltà a descrivere i suoi piccoli baccelli verdi, dalla forma simile a quella di una pietra preziosa. Al suo interno si nascondono piccoli grani (i semi di cardamomo) caratterizzati da un profumo e da un sapore con note di freschezza unica. E' proprio questo l'aspetto del cardamomo verde di OrlandosIdee, proveniente dallo Sri Lanka. La scelta è caduta su questa varietà perché il suo intenso aroma balsamico la rende la più pregiata fra quelle in commercio. Dietro al nome “cardamomo” si nasconde però una spezia dai molteplici volti.
Cardamomo, un nome per più spezie
Tutti i tipi di cardamomo appartengono alla famiglia delle Zingiberaceae, ma sono due i generi di piante che possono produrre questa spezia. Il cardamomo verde è il frutto di piante del genere Elettaria. Il cardamomo nero (così chiamato per i suoi baccelli scuri) è invece il frutto di piante appartenenti al genere Amomum. Il primo, essiccato naturalmente al sole, ha un aroma simile a quello dell'eucalipto e della canfora, mentre il processo di essiccazione su fiamma conferisce ai baccelli scuri un profumo di legno affumicato. Esiste poi anche un cardamomo bianco, che deve il suo colore a un particolare trattamento chimico e che è meno apprezzato dagli esperti di cucina. In tutti i casi il baccello del cardamomo si presenta come uno scrigno che racchiude piccoli semi, ognuno avvolto da una sottile membrana. I frutti spuntano su piante che crescono in fitti cespugli, native del Kerala, stato dell'India meridionale. Queste piante crescono in poche nazioni dell'area tropicale (India, Sri Lanka, Malesia, Cina, Vietnam e Birmania, a seconda della varietà), dove ancora oggi vengono perpetuate antiche tradizioni. In India, ad esempio, la raccolta del cardamomo è consentita solo alle mani femminili, in grado di rispettare la delicatezza della pianta che lo produce. Nel Kashmir, invece, il cardamomo viene portato al polso dalle spose. L'aroma del cardamomo è però apprezzato già da molto tempo anche in altre parti del mondo. I Greci e i Romani utilizzavano questa spezia per ottenere dei profumi. In Egitto, invece, ne venivano utilizzate le essenze, da diffondere nell'aria.
Le proprietà nutrizionali e i benefici del cardamomo
Nella cultura orientale il cardamomo è considerato afrodisiaco, ma all'interno dei suoi baccelli si nascondono sostanze che gli conferiscono anche altre proprietà salutari. In particolare, questa spezia è una buona fonte di antiossidanti. In 100 grammi di cardamomo si trovano infatti 21 mg di vitamina C, antiossidante che favorisce il buon funzionamento del sistema immunitario, e non solo. La vitamina C partecipa anche alla sintesi del collagene, promuovendo così la salute di pelle, vasi sanguigni e altri tessuti e organi. Inoltre 100 grammi di cardamomo apportano anche 229 mg di magnesio, minerale importante proprio per le difese antiossidanti naturalmente presenti nell'organismo. Le vitamine e i minerali presenti all'interno del cardamomo in grado di renderlo un alleato della salute non finiscono però qui. I suoi baccelli racchiudono infatti anche vitamine del gruppo B importanti per il buon funzionamento del metabolismo (niacina, piridossina, tiamina e riboflavina), dosi elevate di potassio (un minerale alleato della salute cardiovascolare), calcio e fosforo (utili per proteggere la salute di ossa e denti), ferro e rame (coinvolti nella produzione dei globuli rossi) e altri importanti nutrienti (in particolare zinco, manganese e sodio). Inoltre mangiare del cardamomo apporta una buona dose di fibre, molecole alleate del benessere intestinale che non dovrebbero assolutamente mancare nell'alimentazione quotidiana. Molti dei benefici attribuiti al cardamomo sembrano però derivare da altre sostanze e molecole nascoste all'interno del suo olio essenziale. Qualche esempio? Pinene, sabinene, limonene, terpinene e geraniolo. Sarebbero proprio queste molecole a conferire al cardamomo le proprietà antisettiche, antispasmodiche, carminative, digestive, diuretiche, espettoranti, stimolanti e tonificanti per cui viene consigliato in molte medicine tradizionali. In India, ad esempio, ha trovato impiego anche contro l'obesità e per curare i denti e le infiammazioni alle gengive, mentre in Cina è utilizzato contro mal di stomaco e dissenteria. Nella medicina ayurvedica il cardamomo è invece utilizzato come rimedio nel trattamento dei disturbi alle vie urinarie, della tosse e delle emorroidi. In Occidente non viene utilizzato molto a scopo medicinale, ma a volte viene miscelato ad altri principi attivi proprio nella preparazione di rimedi contro indigestioni e flatulenza. Anche in cucina viene spesso consigliato proprio per evitare problemi di questo tipo. Il cardamomo viene ad esempio utilizzato contro i gonfiori associati al consumo di legumi, verdure cotte, broccoli, cavolfiori e cavoli. In questo caso per sfruttare i suoi benefici è possibile aggiungerlo durante la cottura o masticarlo dopo i pasti. Sotto forma di infuso il cardamomo viene invece utilizzato sia per profumare l'alito sia per liberare le vie respiratorie intasate dal raffreddore.
Il cardamomo a tavola
Oltre che per le sue proprietà digestive, in cucina il baccello di cardamomo e i suoi semi vengono utilizzati anche per aromatizzare il cibo. In India e Pakistan trova ad esempio spazio nella preparazione di piatti a base di riso, mentre in Cina viene utilizzato per preparare arrosti di carne. In Vietnam, invece, il cardamomo è un ingrediente della ricetta del Pho, una tipica zuppa di spaghetti e carne di manzo o pollo. Il cardamomo viene inoltre utilizzato per preparare piatti a base di legumi, per ottenere marinature speziate e per aromatizzare la selvaggina. Spesso per preparare questi piatti vengono utilizzati i baccelli interi, che aromatizzano il cibo trasferendo agli alimenti i loro oli essenziali. Il cardamomo può però essere utilizzato anche dopo aver polverizzato i suoi semi, e può essere un ingrediente di curry e garam masala. Inoltre questa spezia viene utilizzata nella preparazione di pietanze dolci, e in questo caso l'uso dei semi polverizzati è molto diffuso. Fra i dolci preparati con questo ingrediente sono inclusi il kulfi cardamomo e pistacchio e l'elaichi kheer, tipici dell'India, del Pakistan e dell'Iran. Altri dessert a base di cardamomo sono il budino di riso con pistacchio e uvetta e il Käffebrod, un pasticcino tipico dei paesi scandinavi. E, ancora, il cardamomo può essere usato per preparare il pan di zenzero, sorbetti, il glogg svedese, tè o caffè aromatizzati e bevande rinfrescanti.
Qualche consiglio
Per preservare al massimo l'aroma del cardamomo è bene conservare i semi chiusi nel loro baccello ed evitare l'acquisto della spezia in polvere. Non bisogna poi dimenticare che il consumo di cardamomo può non essere consigliabile in presenza di calcoli alla cistifellea, perché potrebbe aumentare i fastidi. In genere, però, questa spezia è considerata un ingrediente sicuro, e in assenza di specifici problemi di salute è sufficiente affidarsi alla regola del “quanto basta” per non esagerare ed evitare così che una cucina troppo speziata possa irritare lo stomaco.
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